Testo Il Viandante - Alberto Cantone
Testo della canzone Il Viandante (Alberto Cantone), tratta dall'album Il Viandante
Li vedi fare larghi cerchi con le mani
Forse una piazza, forse una rabbia antica
Nei mattini grigi e viola di giornali
Spettinati con la punta delle dita
E fra le dita un mozzicone di pensiero
E fra i capelli un sogno appena spento
Per resistere alla noia del dolore
E all'arroganza di tutto questo vento
Che la notte soffia sempre forte
E quando non è vento è gelo senza fine
Che picchia duro contro le persiane
Fatte di foglie intorno alle panchine
La notte dura poco, fino al primo sole
Come gli amanti insonni, come i panettieri
Distesi all'angolo di una stazione
Per mano all'angelo dei ferrovieri
Sono relitti scampati ad un naufragio
Forse scampati ad un impiego in banca
Attori di poco talento e alcolizzati
Come Humphrey Bogart, senza Casablanca
Sono poeti che hanno scritto sulla neve
O si son persi dentro una verità
I vincitori di un biglietto mai giocato
A cui nessuno ha dato un'opportunità
Sono le facce che incontriamo tutti i giorni
Lungo le strade o in fondo a una stazione
Abituati come siamo a non vedere
Da non avere mai chiesto il loro nome
Per una vita sempre nello stesso posto
Perché c'è un mondo dentro ad un quartiere
Mentre alle volte sembra che tutto l'universo
Non li basti a contenere
Perché le ali sono tutto ciò che abbiamo
La coperta che ci scalda dalla vita
E ci fa prendere la scala per il cielo
Tutte le volte che sembra finita
E se ti guardano un po' troppo a lungo
Tu scappa in fretta da dove sei venuto
Non per sottrarti a una richiesta, a una moneta
Ma perché ti hanno, sai, riconosciuto
Coi tuoi occhi uguali ai loro stessi occhi
Fuggiaschi e liberi di un mendicante
Alla ricerca di una strada e senza un nome
È questo che spaventa del viandante
E una mattina non li vedi più per niente
Forse il quartiere gli è diventato ostile
Un'altra vita, un'altra direzione
Altra stazione per cortile
Non saprai mai se sono vivi o morti
In quale strada raccattano le ore
E in fretta dimenticherai di loro
E del viandante che avevi in fondo al cuore
Credits
Writer(s): Alberto Cantone
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