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Testo Ipocrita fratello - Anastasio

Testo della canzone Ipocrita fratello (Anastasio), tratta dall'album Le Macchine Non Possono Pregare

Da bambino ero un fico mi divertivo come un primitivo
Non c'era niente a parte l'attimo presente
Quello successivo, e quello che veniva
Ero come puro istinto
E il mio cervello faceva mentre capiva
Ero un grumo di carne viva e pura percezione
E mi hanno Bombardato di frequenze Mediaset
E mentre Berlusconi mi sessualizzava intanto l'istruzione
Si scopava il mio cervello vergine
Ci penso spesso, l'educazione è un mezzo esperimento
È un po' un'operazione a cuore aperto col paziente sveglio
E per quanto tu resista all'occhio del ciclope che ti fissa
La tua anima è terreno di conquista
Mi risveglieró ammaestrato dallo schermo
Sarò come quell'insetto con il fungo nel cervello
Manco i sogni mi appartengono i bisogni
Che rincorro non mi servono
A pensarci sono loro che mi inseguono
E allora fuggi,, cambiati la maschera
Apri le prigioni, combatti chi ti incarcera nei ruoli
Non si fermano nemmeno se ti arrendi, nemmeno se muori
Sono tutti secondini ed imbalsamatori
Io non capisco davvero che cazzo dicono
I discorsi sul progresso mi deprimono
E a chi parla di radici e tradizione manca il senso del ridicolo
Ci credono talmente che se incontrano Cristo lo crocifiggono
E dimmi che senso ha!
Ma guarda che cazzo dici!
Ti scandalizza l'albero e difendi le radici
Il tuo nemico viceversa le radici non le accetta
Si aggira per i boschi con l'accetta
Ma aspetta un po'
Non è che siete entrambi dei coglioni?
Un albero si espande in entrambe le direzioni
Dentro terra e verso il cielo questo è il mio pensiero
Passatisti e futuristi via dal mio sentiero!
File di uno e zero, guerra degli automi
Vecchi stregoni danno i nomi alle fazioni e i ruoli in cui ti muovi
E intanto che mi ascolti ti ho hackerato i sogni
Ed è inutile che corri, i ciclopi sanno dove ti nascondi!
Ma nel caso tu non l'abbia già capito
Niente li spaventa come un pixel impazzito
Temono quel senso di fastidio permanente
E infatti ti diranno diranno di essere te stesso sempre
Invece Come pelle di serpente sarà la tua faccia
Cambiala! Forgia la tua maschera dall'acqua
Tu non ti conosci quindi sfidati a duello
Ipocrita che ascolti mio simile, fratello



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