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Testo Tanti anni fa - Brusco

Testo della canzone Tanti anni fa (Brusco), tratta dall'album Quattroemezzo

Un giorno diranno tanti anni fa
Com'era messa male l'umanità
La gente era strana, non sorrideva
Piangeva e correva di qua e di là
E i figli diranno: "Ma è vero, papà
Che avevano se stessi come divinità?"
La gente era matta perché aveva il terrore d'amare
E provare felicità
È vero, il mondo è questo
E ogni giorno faccio del mio meglio
È vero, ma voglio un posto diverso
In cui se busso trovo sempre aperto
È vero, ma è vero anche che è troppo bello
Perché vada perso? No, no, no
È vero pure che nessuno è pronto a rinunciare a ciò che ha
Pur sapendo che è la cosa che va fatta adesso
Non vado avanti senza chi ora sta dietro me
Non voglio più sentire chi pensa solo a sé
Cerco di cambiare qualche cosa finché si può
Sennò che vita è?
Non posso esser contento col dolore che c'è
Mi basta anche un lamento e non sto bene perché
Io e te siamo una sola cosa, solo che
Un giorno diranno tanti anni fa
Com'era messa male l'umanità
La gente era strana, non sorrideva
Piangeva e correva di qua e di là
E i figli diranno: "Ma è vero, papà
Che avevano il denaro come divinità?"
La gente era matta perché aveva il terrore d'amare
E provare un po' di felicità
Mollo tutto per un po' e vado via
Voglio stare con chi so che sta dalla mia
La routine mi stressa troppo e non ci sto
Chiedo solo un po' di tempo e poi vedrò
Una vita passa in fretta, cerco la felicità
Ma so che c'è chi la getta in nome dell'avidità
Oggi, amore, stai con me, fuori no, non ci si va
Stiamo sul sofà anche se non è domenica
Non vado avanti senza chi ora sta dietro me
Non voglio più sentire chi pensa solo a sé
Cerco di cambiare qualche cosa finché si può
Sennò che vita è?
Non posso esser contento col dolore che c'è
Mi basta anche un lamento e non sto bene perché
Io e te siamo una sola cosa, solo che
Un giorno diranno tanti anni fa
Com'era messa male l'umanità
La gente era strana, non sorrideva
Piangeva e correva di qua e di là
E i figli diranno: "Ma è vero, papà
Che avevano il potere come divinità?"
La gente era matta perché aveva il terrore d'amare
E provare un po' di felicità



Credits
Writer(s): Giovanni Miraldi, Gianluca Latini
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