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Testo Straordinari - Mostro

Testo della canzone Straordinari (Mostro), tratta dall'album METALLO E CARNE

E pure adesso sento un po' l'ansia che sale
Lentamente, deve aver preso le scale
È che quando te ne vai e la porta si apre
Sento lo stesso rumore del mondo quando cade
Sai che giro da solo, che se sbaglio non mi perdono
Sei quello a chi nascondo sotto il cappello polo
Io e te che siamo uguali, coi capelli castani
Con le sopracciglia spesse, gli occhi come vulcani
Cresciuti prima degli altri, in quegli anni adolеscenziali
Ora nascondiamo i drammi, danni collaterali
Tu metti una mia fеlpa, che poi macchierai per sbaglio
Io faccio sempre gli incubi e ricordo ogni dettaglio però
Siamo simili e soli come dei cani
Noi due che siamo uniti, sensibili, straordinari
Sembra sempre che manchi qualcosa (qualcosa)
Non sappiamo davvero cos'è
Questa vita che un po' fa la troia (troia)
A noi piace, sì, così com'è
Correre a duecento dentro a un vicolo (vicolo)
Ritrovarsi e perdere il telefono (telefono)
Siamo peggio di quello che dicono
Così normali che siamo straordinari
Non guardo la TV, però la lascio sempre accesa
E a volte penso solo: "Che tristezza"
Io non so ammettere a me stesso che ho qualche dipendenza
Ma tu smettila di credere di non essere all'altezza, che poi
Siamo alti uguali, hai fatto passi da gigante
Prenderne atto è una rinascita importante
Perché il futuro è adesso in questo preciso istante
Quindi allacciati le scarpe, due minuti e si riparte
Noi (noi) persi tra i vicoli di Roma
Siamo la scena speciale dopo i titoli di coda
Quando tutti se ne vanno e il cinema si svuota
Solo noi su quei divani, esseri umani, siamo straordinari
Sembra sempre che manchi qualcosa (qualcosa)
Non sappiamo davvero cos'è
Questa vita che un po' fa la troia (troia)
A noi piace, sì, così com'è
Correre a duecento dentro a un vicolo (vicolo)
Ritrovarsi e perdere il telefono (telefono)
Siamo peggio di quello che dicono
Così normali che siamo straordinari
Sembra sempre che manchi qualcosa (qualcosa)
Non sappiamo davvero cos'è
Questa vita che un po' fa la troia (troia)
A noi piace, sì, così com'è
Correre a duecento dentro a un vicolo (vicolo)
Ritrovarsi e perdere il telefono (telefono)
Siamo peggio di quello che dicono
Così normali che siamo straordinari



Credits
Writer(s): Federico Sambugaro Baldini, Matteo Nesi
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