Testo Marcia Longa - Squallor
Testo della canzone Marcia Longa (Squallor), tratta dall'album Palle
[Testo di "Vov (S.S.) "
Vov, la bevanda che vi rinfranca vi presenta
S.S., una trasmissione speciale Soave
Signore e signori buonasera, vi parliamo
Da un paesetto lido come Sant'Eusebio
Là il freddo è freddo come il polo nord
Siamo collegati con circa 40 paesi, quelli
Che avete ascoltato sono malati di cancrena
Sono schiavi che il tecnico ha mollato al proprio dipendente
Alcuni hanno una specie di bubone, sono persone sulle chiappe
Siamo collegati, vi dicevo, con circa due paesi, l'Uganda per l'Uganda
Per poche persone parlano perché sono muti
E il Giappone per il Giappone
Ma eccolo lì, ci viene in avanti a noi il direttore
Molte sono state le decisioni
Coperto da alcune bende rosastre
Per la Germania est, west
Per la Germania ovest, l'ovest
Il dottor Walson indossa un abito grigio
E per il polo sud, nord
Con scarpe senza calzini
Un pantalone che oserei dire una mezza chiavica
Se sei d'accordo mi passerei la linea
Sì, sono d'accordo e sono sempre qui
E sulla destra c'è la sinistra
Ed eccoli qui finalmente da lontano stanno arrivando alcune persone
Sì, non mi sbaglio, sono loro
I Maomettani
Un preservativo
Ormai sono passati a giacche chiare
I carciofi
Quelli che sentite sono i Maomettani
I carciofi, come sapete, è la materia
Prima di questo luogo che esporta carciofi
Che corrono dalla mattina alla sera senza nessun motivo
Quest'anno c'è stata una specie di carestia
Ma sono trattenuti a stento da alcuni infermieri
Perché alcuni uccelli passando raso raso
C'è anche Gesù, in un altro personaggio
Hanno incappato nelle punte dei carciofi
I quali non sono cresciuti all'altezza giusta
Un napoletano sbarcato qui alcuni secoli fa
Ed ora alcuni comunicati commerciali
Che si fa largo dalla folla
Mettetevi un dito in culo e la vita vi sorriderà
Ecco è lui che suona in questo momento il tamburello
La tazza di caffè non va bevuta, va pisciata
E come sentite, anche senza mani, con una mano monca
Riesce a fare alcuni esercizi
Scarpe ortopediche, velox
Si butta per terra, rantola, qualche volta apre la bocca
Comprate in Vaticano, il prete è a casa vostra, costruitevi il prete
E il padrone gli dà una tazza di
Zucchero e lui ringrazia scodinzolando
Carne sultana, la carne della puttana
Ed eccoli qui i froci
Giancarla, Soavio, Bartolomeo, Canzio, Oppio e Gesualdo
Formano una specie di trio perché sono fidanzati tra di loro
L'esponente sacro di questa cena
E organizzano alcune festicciole a base di champagne
Due zitelle vecchie
Quest'ultimo viene offerto dalla ditta "Padroni Griffi"
Gli portano in mano la sputacchiera
Che certa di fare omaggio, regala anche i tappi
Porta in mano una schedina con la penna
È indecisa su Bologna, Poggia
Ogni tre bottiglie di champagne viene
Offerto in dono una vacanza a Bagone
Alcuni fracchioni le hanno consigliato uno, ma lui insiste con l'X
Un paese vicino, Vetroto
E spesso e volentieri questi omaccioni
Vengono assalti nelle foreste dell'Amazzonia
Ed eccolo lì che alza il siede, prende la forchetta d'oro
Ciacco, un personaggio molto noto, si fece male sciuliando sul sapone
La notte era calata, ma non prima
E pochi uomini osavano
In farmacia si stava facendo una riunione ad alto livello
Vedere il monarca
Alcune pasticche di Vermont
Gesù e Carducci, che venivano
Discutevano sullo spider
Con una supposta di triciomineria
Fu bloccato all'insorgere di una piccola spallatoria
Sette pasticche Valda
Che era successa due anni fa
Erano saltate dal bancone ed erano
Saltate sulla faccia del professor Gardoni
Difatti un martedì grasso il chirurgo Zappalotti
Venne un secco premendo da lontano
Pigliò la palla di balzo e cominciò a trottare largo tutta la stanza
Mangiava una coscia di una signora che gli stava vicino
Stava per fare canestro quando a un certo
Momento fu interrotto da alcuni botoli
E si portò avanti indossando la maglia
Numero nove che era tanto cara a Valcareggi
Cercherei di intervenire qui sulla tre, se tu mi lasci spazio Gardoni
Guardandolo negli occhi cercherei di
Intervenire se tu mi lasci spazio Gardoni
Gli sussurrò una sola parola: "Vaffanculo"
Ti ringrazio, ma io credo
E dopo otto giorni di astinenza si cagò letteralmente addosso
Potrei immediatamente sobbalzare la situazione
Se tu mi lasciassi un pochino di spazio
Tutti presero per la mano: "Fai schifo"
E andarono vicino al Pullman
Anche perché qui accanto a me ho la Duchessa di Vescolanciano
Ma la gomma si sgonfiò
Quattro pellegrini muniti di corde e di fucile
Quella delle mele dei bacarosi
Decisero di affrontare allora a gessico messico siti
Chi era? Da dove veniva? Era lui, San Pellegrino
Io se fossi in te anche, perché tu sai
Ed eccolo qua finalmente
Ed eccolo lì Gesù
Che riappare il soffiatore
Che è un impiegato del bufficio
Ed eccolo lì, sfolgorante, col suo vestito
Che ha detto alla spegnitura delle candele
Lavato di fresco col Dash
Il primo soffio è stato fatto
Ed eccolo qui Gesù
Ma purtroppo sono rimaste accese circa sessanta candeline
Ed eccolo qua, fresco fresco
Ed eccolo lì, il tortone
Cerchiamo di ridarlo tra la folla con questa chioma al vento
Camomilla Schultz
Alcune persone sono rimaste intossicate dal fumo del coccione
Butta dei fiori alla folla, la folla è quasi impazzita
La torta era sicuramente avariata
Tira un braccio di qua e chiama un braccio di là
Uno è portato fuori
Ed eccolo lì, finalmente
Gli si è aperta perfino la pancia
La torta era fatta a metriolo
Gesù è il suo complesso
A metronio, a metronio, a metronio, oh no
Alla batteria John Huston
Al basso Dino Bassi
Eccoci qua
Credits
Writer(s): Daniele Pace, Giancarlo Bigazzi, Gaetano Savio
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