Testo La mia cinquecento - Alberto Cantone
Testo della canzone La mia cinquecento (Alberto Cantone), tratta dall'album Angeli e Ribelli
E non conosco aquiloni che prendano il vento
Come sapevi tu
Non ricordo canzoni che battano il tempo
Con la stessa allegria
Di te che salivi la via
Giungla o città, l'hai sempre scelto tu
Fin dove arrivare, quando ripartire
Quando tornare giù
Che donne e motori
Meglio non contraddire e va bene così
Che se appena gli gira ti lasciano a piedi
Ti mollano lì
E abbiamo visto stazioni e strade di notte
E qualcuno andar via
Gli abbiamo fatto il biglietto o solo ciao con la mano
Un po' di compagnia
Ed abbiamo viaggiato
In senso contrario a un bel po' di gente
Certo che aiuterebbe
Farsi portare a volte dalla corrente
Ma se ti fermi, che importa
Coraggio si spinge, dai saltiamo giù
Tanto non è fatica perché sei leggera
Sei la gioventù
Sale, sale, sale
E non ci fa male l'amore che va
Sale, sale e scende
La vita si prende per quello che dà
È così a quell'età
Ma a volte finisce il vento e i vecchi motori
Non ce la fai più
Che non sempre puoi spingere, alle volte è salita
Che non vedi su
E allora perdi qualcosa
Forse qualcosa si perde di noi
Dicon, "Capita a tutti
Si diventa grandi, succede, prima o poi"
Ne è passato del tempo
La mia Cinquecento non è più con me
Ma non ho ancora capito
Se son cresciuto io
O lei ha lasciato me
Mi ricorda qualcosa
Forse una notte, di tanti anni fa
Noi a guidare per mare e collina
Fino a mattina, anche lei era là
Bella come i ricordi
I capelli alla luna, quel naso all'insù
Mille volte è salita
La volta che è scesa
E non salì mai più
E non salì mai più
E non salì mai più
E non salì mai più
Credits
Writer(s): Alberto Cantone
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