Testo Il Testamento Di Tito - Modena City Ramblers
Testo della canzone Il Testamento Di Tito (Modena City Ramblers), tratta dall'album Viva la Vida, Muera la Muerte!
Non avrai altro Dio all'infuori di me, spesso mi ha fatto pensare
Genti diverse venute dall'est dicevano che in fondo era uguale
Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male
Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male
Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano
Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome
Ma forse era stanco, forse troppo occupato e non ascoltò il mio dolore
Ma forse era stanco, forse troppo lontano, davvero lo nominai invano
Onora il padre, onora la madre e onora anche il loro bastone
Bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone
Quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore
Quando a mio padre si fermò il cuore non ho provato dolore
Ricorda di santificare le feste, facile per noi ladroni
Entrare nei templi che rigurgitano salmi di schiavi e dei loro padroni
Senza finire legati agli altari, sgozzati come animali
Senza finire legati agli altari, sgozzati come animali
Il quinto dice: "Non devi rubare" e forse io l'ho rispettato
Vuotando in silenzio le tasche già gonfie di quelli che avevano rubato
Ma io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio
Io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio
Non commettere atti che non siano puri, cioè non disperdere il seme
Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede
Ma la voglia svanisce e il figlio rimane, e tanti ne uccide la fame
Forse ho confuso il piacere e l'amore ma non ho creato dolore
Il settimo dice: "Non ammazzare se del Cielo vuoi essere degno"
Guardatela oggi questa legge di Dio tre volte inchiodata nel legno
Guardate la fine di quel nazzareno e un ladro non muore di meno
Guardate la fine di quel nazzareno, un ladro non muore di meno
Non dire falsa testimonianza e aiutali ad uccidere un uomo
Lo sanno a memoria il diritto divino ma scordano sempre il perdono
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no, non ne provo dolore
Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi che hanno una donna e qualcosa
Nei letti degli altri già caldi d'amore non ho provato dolore
L'invidia di ieri non è già finita, stasera v'invidio la vita
Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi
E scivola il sole al di là delle dune a violentare altre notti
Io nel vedere quest'uomo che muore, madre, io provo dolore
Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore (sì)
Credits
Writer(s): Fabrizio De Andre, Corrado Castellari
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