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Testo Il Nostro Tempo - Marracash

Testo della canzone Il Nostro Tempo (Marracash), tratta dall'album Status

Ti vedevo a scuola ogni tanto anche se di rado
A caso quei giorni che frequentavi, io frequentavo
Poi qualche anno dopo scendo e ti incrocio nel mio palazzo
Tu fermo che sembri già un uomo fatto non più ragazzo
E così vengo a sapere
Tu e un mio amico fate affari insieme
E a vederti un po' di più in quartiere
A poco a poco in tre tutte le sere
Attratti da te e dal tuo mestiere
Dal tuo rifiutarti di cadere
Perché a casa mia si urlava e basta
E c'era la rassegnazione invece
A vent'anni il mio amico va via dall'Italia
E io te diventiamo fratelli
Gli scherzi ti faccio, dieci grammi esatti
Tagliati ad occhio scommetti?
Ospite dai tuoi parenti, io e te insieme sempre
Non giudico mai le tue scelte
Sto zitto se parli con gente durante consegne
Ogni giorno a firmare alle sette
Ricordi quel giorno, ti dico "la rollo
La fumiamo mentre portiamo giù Lollo"
Ma appena noi scesi lungo la strada
Ci fermano e salgono, perquisa in casa
Cercano ovunque, vani e cassetti
Intercapedini nelle pareti
Tu che ti sbracci, ti agiti e neghi
Io solo so dove la tieni
Ti leggevi quelle lettere
Forse solo io ti ho visto piangere
Frate perché oltre a mantenerti
Avevi sulle spalle un padre in carcere
Piangi di nervoso, contro un destino
Che sembra abbia già deciso
Sono fortunato con una famiglia
E solo lì l'ho capito
Ho tirato con te al sacco
Frate sei salito sul mio palco
Non ancora guidavo, suonavo, scazzavo
Per farmi pagare una camera in quattro
Dicevi che ero il più vero e io dentro scoppiavo
Perché mi rendevi fiero ed ora tu sei lontano
E quindi
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Senti come tremo perché sento
Che tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Un ultimo saluto al nostro tempo
E tutto finisce qui
Cattivi presagi, cattivi presagi
E sembra che ogni notte l'inferno ci apra le porte
Un po' per lavoro e un po' per svago ci diamo forte
Tra me e te, solo case popolari ininterrotte
Dividevamo pane, lusso e discussioni profonde
Quante volte ripetevi che quella sostanza era una porcheria?
Dicevi sia solo uno sfizio ma è un vizio che diventa una malattia
La tua pazzia veniva fuori nelle depressioni, fra, del giorno dopo
L'odio che sai controllare da sobrio
ma quando sei fatto ti rende un demonio
Scatti di ira feroci, spacchi teste come noci, scappan veloci
Tu testa a testa che scazzi pure coi miei amici e miei soci
io che non so
Come fermarti perché chi ho davanti fra non sei più tu, e non so più
Io se fidarmi come il mio tattoo che poi farò, ed è ancora blu
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Senti come tremo perché sento
Che tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Tienimi la mano perché sento
E tutto finisce qui
Ma il fato è beffardo e lo stesso anno che chiudevo il contratto
Tu chiudevi effetti personali in un pacco
Prego la tua stella, tu troppo grande per una cella
Avrei voluto scrivere una conclusione più bella
A volte da un'altra madre, nasce un fratello
E a volte da tanto male, nasce un gioiello
E niente cancella, tu sappi che ti porto dentro in eterno
Anche se è scaduto il nostro tempo
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Senti come tremo perché sento
Che tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Un ultimo saluto al nostro tempo
E tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Senti come tremo perché sento
Che tutto finisce qui
Lasciati guardare un po' più a fondo
Finché si può
Tienimi la mano perché sento
E tutto finisce qui



Credits
Writer(s): Samuel Umberto Romano, Massimiliano Casacci, Davide Dileo, Bartolo Fabio Rizzo, Alessandro Pulga
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