Rockol30

Testo Carta da stracciare - Luca Dirisio

Testo della canzone Carta da stracciare (Luca Dirisio), tratta dall'album Bouganville

Sono certo che andrà bene
Con la calma di un olimpico
Volo sopra gli avversari
Sulle cose che non contano
E disegno la mia storia
Come se non fossi nato ancora
Sopra i fiori, sopra gli alberi
Dentro gli occhi dei bambini
Cerco il cuore, cerco l'anima
La purezza dei delfini
Cose che mi hanno nascosto
Cose che non ti insegnano a scuola
Noi che siamo visionari
Che pensiamo già a domani
Non c'è posto per rinchiuderci
Siamo semplici pensieri
Siamo dove non si arriva
Siamo l'acqua che genera vita
Mi hanno proposto di cedere
Ma ho risposto, "Vaffanculo"
Perché ho il cuore di uno zingaro
E gli zoccoli di un mulo
Tra le botte e nel dolore
Senza rabbia io coltivo amore
Quanti discorsi e quanta carta da stracciare
E quanta storia violentata sulle strade
E quanta rabbia sempre pronta lì a scoppiare
Potere alle armi e al cartello criminale
Quanti ritardi e quanta fede nel nessuno
E quanti muri per non farci andar lontano
Quanta tristezza nelle tasche e nelle mani
Così mi scordo che ci chiamano
Ci chiamano italiani
Ci chiamano italiani
Italiani
Sono rimasti ad osservare
Mentre tagliavano le mani
Senza dire una parola
Come fossimo maiali
Ti ho aspettato sulla strada
Ma una notte non sei più tornata
Ho creduto negli archetipi
Nei modelli originali
Nelle formule segrete
Nei cervelli eccezionali
Sono solo sulla porta
Con il cric e una ruota di scorta
Posso andare fino in Africa
Perché la conosco bene
Forse solo con un prete
Che oramai ha perso la fede
Senza il bene di nessuno
Il mio bene si chiama "futuro"
E mentre gli uomini censurano
E contengono le spese
C'è qualcuno che ci giudica
Che ci osserva e se la ride
Mentre tutto il mondo brucia
Mentre tutto il mondo va a puttane
Quanti discorsi e quanta carta da stracciare
E quanta storia violentata sulle strade
E quanta rabbia sempre pronta lì a scoppiare
Potere alle armi e al cartello criminale
Quanti ritardi e quanta fede nel nessuno
E quanti muri per non farci andar lontano
Quanta tristezza nelle tasche e nelle mani
Così mi scordo che ci chiamano
Quanti discorsi e quanta carta da stracciare
E quanta storia violentata sulle strade
E quanta rabbia sempre pronta lì a scoppiare
Potere alle armi e al cartello criminale
Quanti ritardi e quanta fede nel nessuno
E quanti muri per non farci andar lontano
Quanta tristezza nelle tasche e nelle mani
Così mi scordo che ci chiamano
Che ci chiamano italiani
Che ci chiamano italiani
Italiani



Credits
Writer(s): Giuliano Boursier, Luca Di Risio
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link

Disclaimer: i testi sono forniti da Musixmatch.
Per richieste di variazioni o rimozioni è possibile contattare direttamente Musixmatch nel caso tu sia un artista o un publisher.

Elenco artisti

APPROFONDISCI:   

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.