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Testo La vestizione - Giorgio Gaber

Testo della canzone La vestizione (Giorgio Gaber), tratta dall'album Io se fossi Gaber

Vi voglio confessare una cosa, vera, tra l'altro
Una sciocchezza, però insomma, io, da un po' di tempo non so più come vestirmi
Lo so che non è un problema, però è un fastidio, quotidiano
E poi mi pare di essere l'unico
Gli altri, no, dice, io alla mattina non è che mi vesto
Pesco a caso, qualsiasi cosa, purché sia comoda
La gente dice che non ci bada, gli uomini poi tutti, pescano a caso
E già, perché un uomo non può, capisci?
Ci ha un suo rigore eh, anche allo specchio non si guarda mai no, un'occhiatina di nascosto, e via
Un po' trasandato, spettinato
Spettinato bene, però
E sì, perché effettivamente bisogna dirlo, l'aspetto definisce
Se uno porta, la giacca e la cravatta è rassicurante
Ti viene subito in mente l'ufficio, la banca, l'IVA, le bolle d'accompagnamento, insomma, è uno regolare
Se però, ai piedi, porta sandali afro-cubani, attenzione, può essere già un look
Ma a parte questo, c'è della gente che ha trovato un modo di portare la giacca
E la cravatta che non è così tipicizzante
Come fanno?
Io se mi metto la giacca e la cravatta, mi sento subito in banca
E se mi metto i sandali?
Sono un impiegato di banca coi sandali afro-cubani
Non c'è niente da fare per me vestirmi è diventato difficilissimo
Io vorrei vestirmi, normale ecco, il normale non c'è
Magari una maglia, un paio di pantaloni, appunto uno non ci bada, eh
C'è modo e modo di non badarci
Perché con una maglia targata Tacchini, sei un Tacchini
È una mania, targhette righe, taschini bordati, cervi, ochette, serpentelli, armadilli, coccodrillini
Normale non c'è
Magari per i pantaloni è più facile, beh si, di pantaloni ce n'è una gamma infinita no
Il jeans tutto sommato eh, però è un po' troppo il jeans, coi jeans, uno si vede che ha i jeans, e o so
A me piacerebbero di quel tipo lì, però un po' meno ecco, e poi la linea, il taglio
Larghi di culo, stretti di culo, alti di vita, bassi di vita, larghi di coscia
Corti di gamba, stretti, tutto schiacciato, stretti, stretti, a zampa!
Io ne vorrei un tipo normale, che come cominciano, finiscono
Non li fanno
Troppo stravaganti
Adesso, devo dire, ne fanno un tipo che quasi ci siamo, mi convince perché
Come dire, parte giusto, continua bene, poi di colpo...
A questo punto metto gli stivali, e siamo a cavallo!
Ecco, forse se uno va a cavallo in via Manzoni lo notano
Ecco, per uno come me che vuol essere normale, non è possibile
Ma sì, perché per me vestirsi vuol dire sentirsi giusti
È un problema più intimo ecco, quando uno vuole essere in sintonia con le cose che mette
Con gli indumenti, non sa da che parte cominciare sai
Uno alla mattina si alza, in pigiama
Ecco, ad esempio, sono un tipo da pigiama io o no?
Va be',non importa, uno si alza, nudo
Alle donne piacciono quelli che dormono nudi, chissà se è vero?
Va be', io mi alzo nudo, cerco, le mutande
Uno straccettino, due o tre centimetri di stoffa, che con l'elastico...
Il problema comincia già dalle mutande capisci
Bisognerebbe farci uno studio
Quelle lì piccoline sono tremende, coprono giusto giusto quello che devono coprire no
Poi vengono su sempre più strette, e finiscono ai lati con un filino, che è vero allunga la gamba
Ma non si capisce perché io debba avere gli stessi problemi di una ballerina
Sì, non posso neanche mettermi i mutandoni, quelli lunghi dai, quelli dei colonnelli
Adesso non ne fanno più così
Adesso le fanno a righine, a quadrettini, a fiorellini
Neanche brutte devo dire, però si notano dai, si notano troppo
E' come se uno si fosse preoccupato prima, non si sa mai, di essere elegante con giù i pantaloni dai
Ma è possibile che non si riescano a trovare un paio di slip che non venga in mente niente, eh
Che una donna non possa dire, ecco quello li è così, è come quelli che portano quelle mutande lì
Bisognerebbe non spogliarsi mai
Certo che anche smettere di fare l'amore, perché non si è trovata la mutanda giusta!
Non è previsto neanche dalla chiesa cattolica dai
Maledizione, non so come vestirmi, non so cosa mettermi
E pensare, che c'è della gente che può fare di tutto, può mettersi le cose più assurde e va sempre bene
E per forza loro non si vestono mica per vestirsi, no, hanno inventato, il look
Il look è, il look è praticamente come se fosse sempre carnevale, giocatori di rugby
Vedove nere, cowboy, finti ciechi, arancioni, David Bowie
Tu sei lì, magari devi firmare un contratto, una cosa anche seria, arriva il commercialista, è vestito da pirata
Che c'entra è mica un pirata?
E' normale, c'è ha il suo look
Mamma mia, mamma mia, cosa non fa la gente per farsi notare
Però io non credo che sia soltanto un fatto di esibizione
Credo anche che sia un bisogno più intimo, legittimo
Un bisogno di sentirsi, almeno in qualche cosa, unici
E' come se avessimo la sensazione, di non avere più niente che ci distingua
La paura di essere tutti uguali, in tanti
E' il numero che ci spaventa
Ma forse, forse abbiamo creato ancora più confusione, la massa non è un fatto numerico
Si può essere milioni e milioni, anche simili, e non essere massa, rimanere persone
Io credo che questo sia possibile
E si può essere invece una persona sola che è già massa
Non è il numero, è la testa



Credits
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